domenica 22 aprile 2012

IL SEGRETO DEL GIARDINIERE - Rosa Teruzzi


Sapete chi sia un “guerrilla gardener”? La parola mette quasi paura, ma nella sostanza costui è un “giardiniere d’assalto”. Cosa fa un giardiniere d’assalto? Fa fiorire piante clandestinamente nelle aiuole spoglie della città.
Una cosa davvero poetica e meravigliosa direi.
Ho scoperto questo romanzo assolutamente per caso sul banco di una libreria, sono stata attratta dalla copertina perché le copertine scure con note rosse attirano sempre la mia attenzione (è una questione cromatica).
Il romanzo di Rosa Teruzzi si svolge sullo sfondo di una Milano molto variegata. Protagonista di questo poliziesco molto leggero e, tutto sommato, piacevole da leggere, è Irene, giovane cronista di nera del giornale La Città.
Tutto ha inizio con la morte di un anziano ferroviere, Venanzio Perretta, 78 anni, in pensione e col pallino del giardinaggio, il quale viene trovato cadavere su un’aiuola di Corso Indipendenza, colpo di arma da fuoco in pieno petto. L'uomo è un appassionato di giardinaggio e, insieme ad altri amanti della natura, mette in atto delle missioni notturne che hanno lo scopo di rinverdire la città.
Assistiamo  ad un’indagine svolta da una giornalista in collaborazione col Dirigente della Mobile tale Beppe De Feo.
Tra Irene e Beppe c’è qualcosa, ma la donna si rifiuta di ammetterlo e tiene con lui un comportamento scostante e acido.
Altri personaggi che circondano il mondo di Irene sono Viola, la carissima amica e dirimpettaia molto "colorata", Rosa Maria, la guru che vive due piani sopra e che aiuterà Irene ad aprirsi agli altri, e Angelo, il collega-fotografo anziano che ha preso la ragazza sotto la sua ala protettrice.
A fare da elemento di disturbo in tutta questa giostra di fatti e personaggi è il “dono” di Irene, ossia la sua capacità di “sentire” lo stato d’animo degli altri tramite il  contatto  e, addirittura , a volte, attraverso  la sola vicinanza fisica.
Come dicevo il romanzo si fa leggere, è scorrevole e tiene compagnia, però (c’è un però) forse in sole 158 pagine, l’autrice ha messo troppa carne al fuoco e poi , per evitare di farla bruciare, è stata costretta a tirarla via troppo in fretta. L’idea è carina e piacevole, però avrei gradito qualche approfondimento in più, soprattutto dal punto di vista dell’indagine.
Il romanzo è edito da RusconiLibri , è un cartonato con sovracopertina e segnalibro in raso incorporato, carta di qualità, costo € 9,90.
Dalla quarta di copertina ho appreso che è già stata pubblicata nel 2008 da Sperling & Kupfer un’altra avventura di Irene (Nulla per caso).
Piccola noticina: sulla copertina Sveva Casati Modignani scrive che ha scoperto la versione femminile del Commissario Montalbano, io direi che ha un po’ esagerato con il paragone.
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