Sapete chi sia un “guerrilla gardener”? La parola mette
quasi paura, ma nella sostanza costui è un “giardiniere d’assalto”. Cosa fa un
giardiniere d’assalto? Fa fiorire piante clandestinamente nelle aiuole spoglie
della città.
Una cosa davvero poetica e meravigliosa direi.
Ho scoperto questo romanzo assolutamente per caso sul banco
di una libreria, sono stata attratta dalla copertina perché le copertine scure
con note rosse attirano sempre la mia attenzione (è una questione cromatica).
Il romanzo di Rosa Teruzzi si svolge sullo sfondo di una
Milano molto variegata. Protagonista di questo poliziesco molto leggero e,
tutto sommato, piacevole da leggere, è Irene, giovane cronista di nera del
giornale La Città.
Tutto ha inizio con la morte di un anziano ferroviere,
Venanzio Perretta, 78 anni, in pensione e col pallino del giardinaggio, il
quale viene trovato cadavere su un’aiuola di Corso Indipendenza, colpo di arma
da fuoco in pieno petto. L'uomo è un appassionato di giardinaggio e, insieme ad altri amanti della natura, mette in atto delle missioni notturne che hanno lo scopo di rinverdire la città.
Assistiamo ad un’indagine svolta da una giornalista
in collaborazione col Dirigente della Mobile tale Beppe De Feo.
Tra Irene e Beppe c’è qualcosa, ma la donna si rifiuta di
ammetterlo e tiene con lui un comportamento scostante e acido.
Altri personaggi che circondano il mondo di Irene sono
Viola, la carissima amica e dirimpettaia molto "colorata", Rosa Maria, la guru che vive due
piani sopra e che aiuterà Irene ad aprirsi agli altri, e Angelo, il
collega-fotografo anziano che ha preso la ragazza sotto la sua ala protettrice.
A fare da elemento di disturbo in tutta questa giostra di fatti e
personaggi è il “dono” di Irene, ossia la sua capacità di “sentire” lo stato
d’animo degli altri tramite il
contatto e, addirittura , a
volte, attraverso la sola vicinanza fisica.
Come dicevo il romanzo si fa leggere, è scorrevole e tiene
compagnia, però (c’è un però) forse in sole 158 pagine, l’autrice ha messo
troppa carne al fuoco e poi , per evitare di farla bruciare, è stata costretta
a tirarla via troppo in fretta. L’idea è carina e piacevole, però avrei gradito
qualche approfondimento in più, soprattutto dal punto di vista dell’indagine.
Il romanzo è edito da RusconiLibri , è un cartonato con
sovracopertina e segnalibro in raso incorporato, carta di qualità, costo €
9,90.
Dalla quarta di copertina ho appreso che è già stata
pubblicata nel 2008 da Sperling & Kupfer un’altra avventura di Irene (Nulla
per caso).
Piccola noticina: sulla copertina Sveva Casati Modignani
scrive che ha scoperto la versione femminile del Commissario Montalbano, io
direi che ha un po’ esagerato con il paragone.
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