giovedì 31 maggio 2012

DALLA SCRIVANIA DI JACK...

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More about La ragazza di fuoco
LA RAGAZZA DI FUOCO

In "La Ragazza di Fuoco", Katniss e Peeta, i vincitori della 74° edizione degli Hunger Games, sono tornati nel Distretto 12 e, una volta allontanati i paparazzi, hanno ripreso le loro vecchie vite, o quasi. Gale ha iniziato a lavorare nelle miniere di carbone, e non può più cacciare giornalmente. Peeta e Katniss non hanno contatti, però devono prepararsi all'imminente "Tour della Vittoria", dove dovranno tornare ad essere due ragazzi follemente innamorati l'uno dell'altra. In tutto questo, la visita del Presidente Snow e l'annuncio che il comportamento di Katniss potrebbe aver acceso una fiammella tra i distretti, che potrebbe presto degenerare in qualcosa di molto più pericoloso, peggiora enormemente le cose, rinchiudendo i nostri protagonisti in una gabbia da cui non sarà facile uscire. Una cosa che non ho apprezzato è che Katniss è divisa tra Gale,l'amico d'infanzia che ha scoperto di amare e Peeta, il ragazzo di cui deve essere innamorata…questi triangoli amorosi no grazie…!Nel complesso molto carino anche se ho preferito il primo e speriamo che la Feltrinelli si sbrighi a pubblicare il terzo La Collins scrive bene, da scorrevolezza alla lettura e ti infonde una adrenalina mentre leggi che sembra che sei te in prima persona a fare le battaglie ^^

“E so che non c'è nulla che io possa fare per cambiare le cose. Nessuna dimostrazione d'amore, per quanto credibile, potrà invertire il corso degli eventi. Se porgere quelle bacche fu da parte mia un atto di momentanea follia, allora quella gente abbraccerà anche la follia.”
"Potresti vivere cento vite e ancora non lo meriteresti, lo sai?"

Booktrailer: http://www.youtube.com/watch?v=rl0J5c1KYaQ&feature=player_embedded

domenica 27 maggio 2012

HEAT RISES - Richard Castle

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More about Heat rises
INCIPIT: Il bello di New York City è che non si sa mai cosa ti aspetta dietro la porta.
Terzo appuntamento con Richard Castle ed i suoi romanzi che hanno come protagonista la detective della Omicidi Nikki Heat.
Questa volta tutto inizia con l’omicidio di un prete, padre Graft, il cui corpo viene rinvenuto presso un locale sadomaso, martoriato tramite delle scariche provocate dai TENS.
In un primo momento la cosa getta una cattiva luce sul parroco il quale, a detta di tutti, è una brava persona che sostiene i più deboli e la causa di una organizzazione di origine colombiana dal nome Justiticia a Garda.
Nel contempo il comandante Montrose viene messo sotto torchio dagli affari interni e comincia a tenere uno strano comportamento soprattutto nei confronti di Nikki in quanto la scoraggia dal seguire il suo istinto nella risoluzione del caso.
Rook in un primo momento rimane fuori scena in quanto deve ancora rientrare da una missione giornalistica molto riservata.
Purtroppo le cose si complicano e pare che Montrose sia davvero coinvolto nel caso, ma la detective Heat dovrà sbrigarsela da sola, anzi con l’aiuto di Rook e dei suoi fidi Ochoa e Raley, non potendo più contare sul suo distintivo e sulla sua pistola in quanto dalle vette più alte le giunge una immotivata sospensione dal servizio.
Una trama fitta di personaggi, avvenimenti e colpi di scena. Scene a luci rosse (ma sempre molto contenute) fra Nikki e Rook e soprattutto un’apparizione, nel finale, della madre del nostro protagonista che, anche qui, è un’attrice di Brodway simpatica come la mamma del nostro amato Castle.
Romanzo scoppiettante, con quale pagina in più rispetto ai precedenti , ma ben sfruttata, non messa lì solo per allungare il brodo. Carino davvero con un finale che ci lascia sospesi ad un filo…
Dal romanzo...
* Heat immaginò la mappa del parco e le saltò in mente una parola
   Castle
   C'era una colonnina per le chiamate d'emergenza vicino Belvedere Castle

venerdì 25 maggio 2012

Giovani dentro by HermioneGinny

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DANIEL X: MISSIONE VENDETTA di JAMES PATTERSON e MICHAEL LEDWIDGE

 Daniel aveva solo tre anni quando i suoi genitori, custodi della lista dei criminali alieni sulla Terra, furono uccisi.
Ora ne ha quindici, vive solo e il suo unico scopo è vendicarli, eliminando gli alieni che uccidono e rapiscono ragazzini. Può contare solo su stesso e su alcuni amici che sono sempre dalla sua parte. Ma la Terra non è l'unico pianeta da salvare e ci sono molti misteri da risolvere...

 James Patterson è uno degli scrittori più venduti negli Stati Uniti e un motivo c'è: i suoi libri sono così avvincenti che, siano essi thriller o sci-fy, non riesco a chiuderli finché non li ho finiti! Questo è il primo della saga (e l'unico finora tradotto in italiano) dedicata al quindicenne Daniel X, alieno in missione di salvataggio del nostro pianeta. Il libro è molto piacevole e Daniel in alcuni punti mi ha fatto tantissima tenerezza, anche se la narrazione in prima persona e i super poteri mi hanno ricordato troppo Max dell'altra saga di Patterson per affezionarmi davvero al protagonista.
Sembra sia previsto un film per il prossimo anno.

Dalle parole dell'autore:
* Mia madre fece qualcosa che penso sia quello per cui le mamme sono state inventate. Mi abbracciò forte e mi baciò sulla fronte. È come se in qualche modo lei sapesse esattamente quello di cui avevo bisogno. Poi mi diede un pizzicotto sulla guancia, che è quello che fa sempre. Non l'ho mai capito, ma glielo faccio fare ogni volta, prima di andare via.

Internet:
Il sito dell'autore: http://www.jamespatterson.com/
Il sito dedicato alle serie per ragazzi (richiede l'iscrizione! Mi sono appena iscritta perciò non sono ancora potuta entrare, quindi non vi so dire com'è): http://www.max-dan-wiz.com/page/homepage-1

Dati tecnici:
James Patterson e Michael Ledwige, Daniel X: Missione Vendetta (The Dangerous Days of Daniel X), Nord, pagine 232

mercoledì 23 maggio 2012

Dalla scrivania di Jack!

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HUNGER GAMES - Suzanne Collins

Hunger Games è il primo titolo di una trilogia ambientata in un futuro non precisato, dove il mondo che conosciamo non esiste più, è quello che una volta era il Nord-America, adesso è Panem, una società formata dalla capitale, Capitol City, ricca e moderna, e da dodici distretti, poveri e succubi della “città”. I distretti una volta erano tredici, ma l’ultimo distretto si è ribellato al potere della capitale ed è stato distrutto, e come punizione per aver favorito la ribellione, ogni anno vengono scelti due giovani per ogni distretto, maschio e femmina dai 12 ai 18 anni per partecipare ad un reality show, gli Hunger Games (i giochi della fame), dove i concorrenti devono uccidersi fra loro e vince chi sopravvive al massacro. Uno spettacolo ingiusto e crudele, ma nessuno può ribellarsi e chi lo fa viene ucciso o mutilato. La protagonista è Katniss, una ragazza di sedici anni, che vive nel distretto 12 (quello del carbone) con la mamma e la sorellina di dodici anni, Prim. Il giorno della mietitura, dove vengono scelti i due concorrenti per ogni distretto, viene scelta Prim, e Katniss disperata, si offre volontaria per prenderne il posto. Con lei viene scelto Peeta, un ragazzo gentile che da bambino le ha regalato un pezzo di pane (e non ha mai dimenticato questo gesto), ma negli Hunger Games gli affetti non contano, i concorrenti sono come dei gladiatori nell’arena, devono uccidere per sopravvivere. Arrivati nella capitale i due ragazzi si preparano alla gara seguiti dall’ubriacone Haymitch e da Cinna, uno stilista che si affeziona alla ragazza e cerca di aiutarla con i suoi consigli.
Chi vincerà?
Un romanzo adrenalinico, caratterizzato da uno stile di scrittura fresco, veloce, moderno e che prosegue senza inutili digressioni.
Le vicende dei due ragazzi conquisteranno il lettore, lo trascineranno all' interno dell' Arena dove gli sembrerà di lottare per la propria vita insieme a Katniss e a Peeta. Quanto ci manca per arrivare a vedere trasmessi sui nostri canali gli Hunger Games? La risposta la lascio a voi.

“Vincere significa fama e ricchezza.
Perdere significa morte certa.
Ma per vincere bisogna scegliere.
Tra sopravvivenza e amore.
Egoismo e amicizia.
Quando sei disposto a perdere?”

Che gli Hunger games abbiano inizio.

venerdì 18 maggio 2012

Giovani dentro by HermioneGinny

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More about Danza sulla mia tomba
DANZA SULLA MIA TOMBA di AIDAN CHAMBERS

 Henry, detto Hal, è accusato di aver profanato la tomba di un amico. Non vuole spiegare all'assistente sociale il suo gesto, perciò, su consiglio del professore di letteratura, prova a descrivere la sua vita: un padre burbero, una madre fragile, la totale incertezza su cosa fare della sua vita. Finché arriva Barry, poco più grande di lui, che gli offre un lavoro, la sua amicizia e un nuovo modo di gustare la vita. E con lui arriva anche una strana promessa, da mantenere troppo presto...

In alcuni punti sembra proprio di leggere il diario di un ragazzino che si compiace della sua scrittura. Triste, ma rende bene l'animo di un adolescente: l'insicurezza, i sentimenti totalizzanti. Voi danzereste su una tomba per mantenere una promessa?


Dalle parole dell'autore:
* La sicurezza con cui qualcuno ti rifila i suoi consigli sulla carriera è inversamente proporzionale al suo successo nel lavoro che ha scelto per sé.
* Niente è così palesemente umiliante come vedere qualcuno fare bene qualcosa che tu stesso hai appena fatto male.
* Se stai per morire tanto vale godersi l'attimo.
* “Sei perfino più strano di quanto pensassi” ho commentato cercando di ridere per rilassarmi. “E chi vuole essere normale?” ha detto.
* Io odio il calcio, e ancora di più odio le folle di tifosi di calcio. Sono il perfetto esempio della Legge di Robinson. Questa afferma che l'umana idiozia si moltiplica in modo proporzionale al numero della gente radunata insieme in uno stesso posto per uno scopo comune.
* Dall'inizio alla fine sono state sette settimane. Quarantanove giorni da quando sono emerso dal mare ricoperto di alghe a quando lui è morto. A quando lui è diventato esso. Millecentosettantasei ore. Settantamilacinquecentosessanta minuti. Quattro milioni duecento trentamila seicento secondi.
* Ho scritto tutto questo perché lei capisse come sono arrivato a essere quel che sono. Ma questo non è più quello che sono perché quello che sono è qualcuno che vuole essere sicuro di non essere più influenzato da quello che lo ha reso quel che è diventato. 'unica cosa importante è che in qualche modo tutti sfuggiamo alla nostra storia.

Beyond the book:
Il sito dell'autore (molto prolisso): http://www.aidanchambers.co.uk/index.htm

Dati tecnici:
Aidan Chambers, Danza sulla mia tomba (Dance on my grave), Rizzoli, pagine 325
ISBN: 9788817024259

mercoledì 16 maggio 2012

Dalla scrivania di Jack!

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A POCHI PASSI DA TE
Roberto Pellico

Oggi mi trovo a parlare del libro con cui esordisce Roberto Pellico “A pochi passi da te”. Una raccolta di undici storie tutte diverse tra loro, ma ognuna allo stesso tempo ci mostra una sfumatura, di questo mondo fatto di etichette, di pregiudizi, di tare mentali che non lasciano scampo all’amore che non dovrebbe aver nessun colore, sesso, lingua, ma purtroppo così non è. La prima storia trova protagonisti due innamorati, Davide e Lorenzo e Alessio che è il figlio naturale di Alessio, può mai questo “tipo” di amore avere forma nelle tante ragnatele che il mondo crea, rinchiude, soffoca? In un mondo dove la Costituzione professa il rispetto dei diritti per tutti solo teoricamente, sarà mai possibile? Un susseguirsi di pensieri, riflessioni, attraverso i racconti, tra prostituzione, lutto, accettazione di sé, il rimembrare le dolci giornate è solo un ricordo offuscato dall’abnegazione della mente. Una Costituzione che non ci rappresenta in tutta la sua pienezza, ma che ci esclude volontariamente. Un po’ come la “natura matrigna” che prima illude e poi condanna, come Saffo poetessa greca, nata deforme che si vedrà tagliata fuori dall’amore, senza possibilità di scelta. Siamo nel XXI secolo e le cose non sono cambiate, gli anni sono passati, ma il regredire della mente di alcuni soggetti che “albergano” e non vivono, in quanto non ne avrebbero diritto di stare su questo pianeta; si è sempre pronti a demonizzare, condannare, additare come lo scomodo di turno, l’anormale, il diverso….ma il limite della diversità chi lo stabilisce? Bah forse la megera maggioranza? Non c’è maggioranza che tenga, l’amore vince su tutto! Scusate il divagare, ma ogni tanto ci vuole un po’ di sfogo! Pellico usa una scrittura forte, diretta, che ti trasporta nelle storie, dolore, sofferenza, vita vissuta nella sua totalità che pone l’accento sulla non-accettazione che ancora divaga nel mondo. I passi piano piano si stanno facendo, non ci resta che sperare che ci sia una tutela per tutti indistintamente, al ridosso dei risultati elettorali francesi sembra che lì qualcosa stia cambiando, e questo non è che un tassello che fa sperare e da forza ancora di più per combattere, perché non bisogna abbassare la testa altrimenti si rischia che si venga calpestati e no a tutto c’è un limite. Una realtà che purtroppo esiste “il pregiudizio” e l’autore ha saputo analizzarlo egregiamente. Un altro elogio che faccio all’autore, è quello di avermi fatto conoscere un altro autore davvero interessante che presto leggerò sicuramente Nicola Lecca


“Però l'amore è fatto anche di sbagli, Luca, perché gli amori non sono perfetti come crediamo, sono come quei vestiti bellissimi che a indossarli il giorno dopo ti sembra di avere già qualche difficoltà in più a starci dentro.”

“Alberto ha l’abitudine di lasciarmi post‐it sparsi per casa, sulla macchina del caffè, sullo specchio del bagno, attaccati allo schermo del computer. Gli piace immaginare i miei gesti, sapere di essere con me in ogni momento della giornata.”
— con Roberto Pellico

sabato 12 maggio 2012

GIOVANI DENTRO BY HERMIONEGINNY

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More about 13
13 di JAY ASHER

 Tornando da scuola Clay trova un pacco senza mittente sulla veranda. Incuriosito, lo apre e scopre sette cassette, numerate dall'1 al 13 con lo smalto blu. Chi ascolta ancora le cassette, al giorno d'oggi? Con uno stereo impolverato Clay ascolta la voce di Hannah. Il problema è che Hanna si è suicidata due settimane prima. E Clay scopre che Hannah ha inciso tredici lati per tredici storie, per tredici persone. Persone in qualche modo colpevoli di aver fatto troppo o troppo poco, di averla spinta al suicidio. Si parte con Justin, il ragazzo a cui ha dato il primo bacio, tanto sognato. Ma dopo qualche tempo Justin mette in giro la voce che non si sono limitati ai baci. E un pettegolezzo come questo, a quattordici anni, distrugge la vita. Perché da quel momento Hannah risulta essere quella facile, alla quale si può toccare il sedere per gioco, con la quale litigare perché un ragazzo ti ha messo dalla parte sbagliata della lista. Una ragazza da usare come autista. Clay vaga per la città, ascoltando la vita segreta di Hannah, ricordando la sera della festa, quell'unica sera in cui hanno parlato veramente e si sono baciati, quando lui era pronto ad ascoltarla, mentre lei stava già abbandonando la vita...

Una storia sconvolgente. Già dall'inizio sappiamo quale sarà l'epilogo. Da un bacio tanto sognato all'Effetto Valanga. Che travolge non solo Hannah, ma anche Clay, che ci aveva creduto e con cui dividiamo gli occhi lucidi. Perché il mondo di Hannah non è solo il suo, è quello di chiunque abbia incontrato un bullo che gli ha avvelenato la vita, un cosiddetto amico che l'ha solo usato. Poi diventa difficile fidarsi degli altri, quando sei sempre stato ferito. Le parole hanno un peso, un valore, un significato, si possono usare per amare, consolare e divertire, ma anche per ferire, distruggere, illudere. Ecco, io questo libro lo farei leggere a scuola, perché tutti dovrebbero provare a immedesimarsi negli altri. Forse non sarebbero così crudeli. E la fine, che secondo me solo Clay ha ascoltato... quel grazie sussurrato. Grazie di avermi ascoltata, di aver camminato nelle mie scarpe, di aver capito.

Dalle parole dell'autore:
*Spero per voi che siate pronti,perché sto per raccontarvi la storia della mia vita. O meglio,come mai è finita. E se state ascoltando queste cassette,è perché voi siete una della ragioni...
* Non si può mai sapere con certezza che tipo d'impatto ognuno di noi può avere sugli altri. Spesso, non ce ne rendiamo nemmeno conto. Eppure, questo impatto esiste eccome.
* È difficile restare delusi quando ti succede esattamente quello che ti eri immaginata.
* Visto tutto quello che stava succedendo nella mia vita – nella mia testa – avevo davvero voglia di parlare con te. Parlare seriamente. Almeno per una volta. Cosa che non riuscivamo mai a fare a scuola. Né al lavoro. Avere l'occasione di chiederti: chi sei?
Non riuscivamo mai a farlo perché io avevo paura. Paura di non avere chance con te.
Lo pensavo davvero. E in fondo mi andava bene così.
Cosa sarebbe successo se avessi imparato a conoscerti e ti fossi rivelata l'Hannah di cui tutti sparlavano? Se fossi stata diversa da come speravo?
Era la cosa che mi avrebbe fatto soffrire di più in assoluto.
* Se una canzone ti fa piangere e tu non hai voglia di piangere, puoi smettere di ascoltarla. Ma non puoi sfuggire da te stesso. Non puoi decidere di smettere di vederti. O di spegnere il rumore che hai in testa.

* Incrocio il tuo sguardo
ma tu non mi vedi
a malapena rispondi
se mormoro
Come stai
Due amici del cuore
due anime gemelle
Forse non siamo
Forse non lo saremo mai
Madre mia
mi hai portato in te
Ora non vedi altro
che ciò che indosso qui
La gente ti chiede
come sto
Tu sorridi e annuisci
fai che non finisca
così
Mettimi
sotto il cielo di Dio e
conoscimi
non mi guardare solo con gli occhi
Strappa
questa maschera di carne e di parola
e vedimi
per la mia anima
sola

* L'autoreverse gira automaticamente la cassetta. Senza la sua voce, il debole ronzio che ha accompagnato per tutto questo tempo le sue parole sembra più forte. Per sette cassette e tredici storie, la voce di Hannah è risultata lievemente ovattata a causa di questo continuo fruscio. Mi lascio avvolgere dal rumore di sottofondo, mentre resto aggrappato alle sbarre, con gli occhi chiusi. I raggi di luna scompaiono. Scompaiono anche le cime ondeggianti degli alberi. La brezza che mi accarezza la pelle, il dolore che va diminuendo nelle dita, il fruscio del nastro che si avvolge, mi fanno ripensare a tutto quello che ho scoperto in questa giornata. Il mio respiro si fa più lento. La tensione nei muscoli inizia a sciogliersi. D'improvviso, un clic nelle cuffie. Un lento sospiro. Apro gli occhi sotto i luminosi raggi della luna. E Hannah, con affetto:
Grazie.

Internet:
Il sito del libro: http://www.thirteenreasonswhy.com/ (ci sono anche la mappa della città e le cassette con la voce di Hannah)
Uno dei tanti booktrailer: http://youtu.be/uhc2lSY-3M8

Dati tecnici:
Jay Asher, 13 (Thirteen reasons why), Mondadori, pagine 237



mercoledì 9 maggio 2012

I LUOGHI DE "I VICERE'"

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Ciao amici lettori, oggi vorrei parlarvi non tanto di un romanzo che ho molto amato, quanto dei luoghi descritti in esso, anche perché le vicende di questo romanzo di Federico De Roberto si svolgono nella mia città.
Mi riferisco a I VICERE’.
Da Wikipedia:
La stesura del romanzo, iniziata a Catania nel settembre 1891, fu lunga e difficoltosa, e fu completata nel novembre 1892;
Questa "storia di famiglia" s'ispira al principio positivistico e naturalistico della race (l'ereditarietà), con tutte le sue conseguenze.
I componenti della famiglia degli Uzeda sono accomunati dalla razza e dal sangue vecchio e corrotto, dovuto anche ai numerosi matrimoni tra consanguinei. Quanto emerge da questa famiglia è la spiccata avidità, la sete di potere, le meschinità e gli odi che i componenti nutrono l'uno per l'altro alimentando in ciascuno una diversa patologica monomania. Ogni membro della famiglia ha una storia segnata dalla corruzione morale e biologica, che si evidenzia anche nella loro fisionomia e nelle deformità fisiche che verranno riassunte dall'autore nell'episodio di Chiara che, dopo aver partorito un feto mostruoso lo conserva sotto spirito in un boccione di vetro.
La storia della famiglia è in parte ispirata a Casa Paternò e in particolare alla figura del Marchese di San Giuliano, Antonino Paternò Castello, che fu sindaco di Catania, ambasciatore e ministro degli Esteri e che nel romanzo è identificato con il giovane Consalvo Uzeda.
Ma I Viceré sono, oltre che una storia di famiglia, anche una rappresentazione dagli accenti forti e disillusi della storia italiana tra il Risorgimento e l'unificazione (il romanzo è infatti ambientato negli anni tra il 1855 e il 1882, nella quale si svolgono le vicende e le fortune degli Uzeda).

LUOGHI

Uno dei luoghi fulcro della storia è il Monastero dei Benedettini:
Sala dei ritratti del Monastero
Il monastero di San Nicolò l'Arena, anche se incompleto, è per grandezza, inferiore solo a quello di Mafra in Portogallo. Per le sue ricchezze, per gli stretti legami con la nobiltà catanese, ma anche per la sua attività culturale, ebbe un ruolo rilevante, soprattutto nel '700. Ammirato dai viaggiatori, che ne ricordano l'ospitalità, le raccolte librarie e il fasto dei monaci, dominava e condizionava la vita civile e religiosa della città. De Roberto, ne "I Viceré", non si mostrò certo indulgente verso quanto accadeva dentro i chiostri del monastero che, "immenso, sontuoso, era agguagliato ai palazzi reali, a segno che c'erano le catene distese dinanzi al portone". I monaci vi abitarono sino al 1866; tre anni dopo esso venne assegnato al Comune e ospitò una caserma militare e vari istituti, ed ebbe così inizio un lungo periodo di guasti e di abbandono. Nel 1977 è stato ceduto all’università, che ne ha fatto la sede della facoltà di Lettere.










Cortile di Palazzo Biscari
Per quanto riguarda invece la descrizione delle abitazioni della famiglia l’autore si ispira, pare,  ad una lussuosa dimora poi utilizzata come set cinematografico del film “I Vicerè” (piccola parentesi il film a mio parere è un disastro della cinematografia poiché ha stravolto e ridicolizzato la storia della famiglia Uzeda ed ha reso Consalvo quasi un eroe…) parlo di Palazzo Biscari
Uno dei saloni di Palazzo Biscari
Una delle terrazze di Palazzo Biscari

Interno di Palazzo Biscari
Prospetto lato Porto di Palazzo Biscari
Si tratta probabilmente della più ricca residenza privata catanese. Sono molto legata a questo luogo poiché qui, da bambina, partecipavo insieme a delle mie amiche, alla festa di carnevale del Circolo Ufficiali. Ricordo che ci avventuravamo, in segreto, fra le stanze chiuse di questo palazzo e, di anno in anno partivamo sempre più attrezzate (con torce a pila, e quant’altro con tanto di piano ben studiato da casa, per scoprire senza essere scoperte  ).
Questo palazzo venne costruito dopo il disastroso terremoto del 1693 per volere del Principe di Biscari, che ottenne dal Re l'area edificabile prima occupata dalla mura cittadine di Carlo V. I lavori di costruzione proseguirono per più di un secolo ed impegnarono i maggiori architetti cittadini di allora, da Alonzo di Benedetto a Girolamo Palazzotto, fino a Francesco e Antonino Battaglia.
Nel '700 il Palazzo si presentava con una pianta pentagonale, al centro della quale stava un cortile, a cui si accedeva attraverso un portale di grandi dimensioni, riccamente decorato secondo gli stilemi dell'epoca e sormontato dallo stemma della famiglia.
Il Palazzo, affacciato sul mare, con la sua decorazione bi-cromatica, nell'alternanza di pietra lavica nera e ornamenti marmorei in stile barocco siciliano (fiori, telamoni, frutti, lesene piatte), non mancava di colpire l'occhio e l'attenzione dei visitatori e dei concittadini. La terrazza, circondata da una balconata sempre in marmo, si allungava fino al Palazzo Episcopale e prolungava il tema ornamentale per tutta la facciata, realizzando un collegamento ideale con gli edifici vicini.
Momento di massima fioritura di questa residenza nobiliare avvenne sotto Ignazio V, Principe di Biscari: egli, uomo d'ingegno eclettico e culturalmente moderno, appassionato di arte, archeologia, letteratura, fu un mecenate esemplare; partecipò attivamente alla realizzazione del progetto di costruzione del Palazzo attraverso suggerimenti ad hoc, mettendo tra l'altro a frutto le proprie conoscenze personali, accumulate nel corso dei suoi numerosi viaggi.
Il Palazzo in quel periodo divenne anche cornice espositiva della collezioni di Ignazio, un vero e proprio museo privato, che conteva un medagliere, ed ogni genere di oggetti antichi e preziosi, gioielli, stampe, dipinti, armature, cammei, la cui visione era concessa anche agli studiosi di tutta Europa che giungessero in visita.

martedì 8 maggio 2012

AFERTIME. IL RISVEGLIO - Sophie Littlefield

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Primo volume della saga scritta da Sophie Littlefield.
Lo scenario nel quale si svolge la nostra storia è uno scenario post apocalittico. Una guerra chimica si è scatenata nel pianeta e ha distrutto quasi tutta la flora esistente.
Il Governo, cercando di porre rimedio al problema, ha realizzato in laboratorio una nuova pianta, capace di fornire tutti gli elementi nutritivi necessari. Purtroppo, però, non si capisce per quale motivo, è stata distribuita anche una forma mutata di questo vegetale, la cosiddetta “foglia blu” attraverso la quale si è diffuso un  virus che ha attaccato gran parte della popolazione. Il virus si manifesta all’inizio con una febbre alta che, se non uccide le vittime, le trasforma in esseri abominevoli, una sorta di zombie che si cibano della loro stessa pelle e di quella degli sfortunati che capitano sotto le loro grinfie. Questi pseudo zombie vengono chiamati “carcasse” e trasmettono la loro malattia esclusivamente attraverso la saliva infetta.
Proprio la nostra protagonista, Cass, è stata attaccata dalle carcasse e, in quel frangente, ha perso la cognizione di tutto e il contatto con la sua piccola Ruthie, la quale, al momento dell’attacco si trovava insieme a lei.
Ma accade qualcosa di strano, dopo mesi o settimane forse, Cass si risveglia dal torpore. Il suo corpo è cosparso di ferite , soprattutto sulla schiena, ma sta guarendo. Le sue iridi hanno preso la colorazione chiarissima di quelle delle carcasse, ma lei adesso è in via di guarigione, com’è possibile?
Cass si incammina quindi alla ricerca della figlia e durante il tragitto si imbatte in una comunità di umani che inizialmente non si fidano di lei , ad eccezione però di Smoke  il quale, mosso da qualcosa che lo spinge verso Cass, decide di aiutarla e buttarsi insieme a lei in un’avventura molto rischiosa quale quella di andare in giro alla ricerca della piccola Ruthie.
Durante il loro cammino Cass e Smoke si avvicinano sempre di più tra loro, forse spinti da necessità fisiche inizialmente, ma qualcosa si risveglia in loro, il barlume di quello che “Prima” (così viene chiamato il mondo antecedente all’attacco) le persone definivano “amore”.
I due si imbattono in varie comunità e aggregazioni: i Ricostruttori, le adepte del Convento ecc. e in tante persone che li aiutano a superare alcune difficoltà.
Insomma, attraverso un racconto del tutto fantastico l’autrice immagina come potrebbe essere il mondo se tutto dovesse ricominciare daccapo, se non ci fossero dei governi, delle organizzazioni. Osserviamo il ritorno al baratto, il piacere delle piccole cose e dei piccoli gesti. E’ vero, probabilmente quello che ci mostra è un mondo a pezzi, un mondo nel quale il più forte sottomette il più debole senza dover rispondere a nessuno dei gesti compiuti. Ma è anche un mondo nel quale la piccola solidarietà scalda il cuore, un mondo nel quale veder nascere un fiore o una fogliolina su un albero, fa crescere nelle persone un sentimento profondo di speranza.
A tratti le scene descritte sono molto crude e crudeli, ma non tanto da stupirci perché immagino che persino oggi, da qualche parte, i soprusi sulle persone arrivino a livelli estremi.
Tirando le somme un romanzo da leggere se si ama il genere, scrittura scorrevole che coinvolge.

sabato 5 maggio 2012

IL LAMPIONAIO DI EDIMBURGO - Anthony O'Neill

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More about Il lampionaio di Edimburgo
Incipit: A Edimburgo ce n’erano una sessantina. All’imbrunire sciamavano fuori dei loro bugigattoli, attraversando a uno a uno i viali, le strade, i vicoli, i parchi della città.
La nostra storia ha inizio nel 1860 a Edimburgo presso l’istituto per orfani Fountainbridge. 
Qui Evelyn, ospite  involontaria, intrattiene le giovani compagne raccontando storie assolutamente fantastiche il cui protagonista è il lampionaio Leerie.
Un giorno, però, Evelyn viene condotta via da un uomo che dice di essere il suo vero padre, ma come mai? Qual è il fine di questa finzione? L’uomo la tiene imprigionata in una stanza di una lussuosa dimora e la incita a disegnare e disegnare e disegnare. Tutto questo finchè improvvisamente accade qualcosa di strano ed Evelyn incontrerà, all'interno della casa, “qualcuno” che cambierà la sua esistenza.
Passano gli anni, per la precisione diciotto, e ci ritroviamo sempre ad Edimburgo. In tale tempo e luogo ha inizio una strana e terrificante serie di delitti, il primo dei quali è quello di un professore universitario il cui corpo viene ritrovato orrendamente dilaniato . Caratteristica che accomuna i vari delitti è il ritrovamento di alcuni messaggi che riportano al demonio.
Intanto Evelyn è cresciuta e lavora presso una libreria, ma la sua vita non è serena in quanto la giovane donna possiede un particolare “dono” ossia quello di sognare i delitti mentre questi si verificano.
Ad indagare sugli orribili omicidi saranno dei personaggi alquanto singolari e che svolgeranno ricerche parallele destinate a non incrociarsi mai (ma non vi svelerò il perché in quanto è questa la chiave del romanzo).
Da una parte troviamo una insolita coppia formata dal professor McKnight e da Jonathan Caravan, custode di un cimitero. Dall’altra parte, le indagini ufficiali, sono nelle mani dell’ispettore Groves, un uomo totalmente insicuro ma che si immagina quasi nelle vesti di un eroe e che raccoglie in un diario le sue avventure allo scopo, un giorno, di pubblicarle per i posteri…
L’argomento trattato potrebbe apparire a tratti terrificante poiché tra le possibilità che si prendono in considerazione c’è quella che il maligno possa essere annidato in Evelyn e che, attraverso la sua fervida immaginazione, lei riesca ad uccidere la gente in modo atroce.
A stemperare il tutto, però, sono proprio le figure degli investigatori di turno e, soprattutto, la verità che alcuni di loro si troveranno a dover affrontare…
Il personaggio di Evelyn è poco delineato, l'attenzione non si posa molto su di lei sebbene sia il fulcro della storia. Non la vediamo descritta nei dettagli, è un personaggio di contorno come gli altri (anch'essi non descritti nei loro tratti fisici), forse perchè, in realtà, si vuol concentrare l'attenzione del lettore sulla vera protagonista del romanzo che è poi l'immaginazione della ragazza.
Tirando le somme direi che si tratta di un romanzo piacevole che si fa leggere d’un fiato con curiosità.

venerdì 4 maggio 2012

Giovani dentro by HermioneGinny

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More about La voce segreta dei corvi
LA VOCE SEGRETA DEI CORVI di CHRISTOPHER BARZAK

Jamie è lo Svampito, preso in giro da tutti a scuola, finché viene ucciso e ritrovato lungo i binari della ferrovia. Adam era il suo compagno nel laboratorio di informatica, avrebbe voluto essere suo amico, ma la storia della sua famiglia l'ha sempre frenato. I genitori urlano sempre, il fratello è strafatto... Adam trova sollievo solo nella corsa. Ma da quando Jamie è morto, Adam lo vede, gli parla, diventano amici. Jamie non vuole abbandonare la terra, Adam non sa se seguirlo e abbandonarsi a un destino superiore o affrontare le avversità della vita reale.

Classificato come romanzo di formazione e vincitore di alcuni premi letterari. Trovo che l'idea sia buona, ma... che confusione. Non si capisce se Jamie sia un fantasma o se Adam sia solo un visionario pazzoide!

Dalle parole dell'autore:
* Quando sei su una sedia a rotelle, riduci tutti i tuoi movimenti. Devi pensarci bene prima di scegliere le tue battaglie.
* Tutti avevano buone intenzioni nei miei confronti. Tutti i grandi, gli adulti, le persone mature. Tutti avevano buone intenzioni, anche se ti facevano sentire come un imbecille che non sapeva niente di niente. Soltanto perché ero un ragazzino.
* Provai a bruciare il ricordo del mio rimpianto. Ma non ero ancora morto, mi ero appena incamminato sulla strada della morte, ed è più difficile bruciare i ricordi quando sei ancora vivo. Quando sei vivo, devi imparare a conviverci con i rimpianti.
* Molti crimini vengono commessi quando si fa qualcosa che non si deve fare. Io invece non facevo le cose che avrei dovuto fare, ecco qual era il mio crimine.
* Anche se sei caduto nel tentativo di giungere al traguardo, non è la fine del mondo. Non significava cadere in disgrazia, anzi. Forse avevi avuto la grazia di cadere. Avevi avuto la grazia di alzarti, ancora. Di andare verso il traguardo. Di tagliare il traguardo senza sapere cosa ti aspettava.

Dati tecnici:
Christopher Barzak, La voce segreta dei corvi (One for sorrow), Elliot Edizioni, pagine 352,  euro 18,50

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