giovedì 5 marzo 2015

ALBA BLU - Elisa Irene Anastasi

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Incipit: Erano le otto e dieci di una delle trentuno mattine del mese di gennaio e, come ogni giorno, era già ora di accompagnare Luca a scuola.

Un principio semplice, che ci accompagna delicatamente per mano attraverso le vite di tre donne alla scoperta di un mondo interiore intricato e affascinante.
Potrei forse fermarmi qui poiché, con poche parole, chiare e concise, si può raccontare il senso più profondo di questo romanzo, ma voglio condurvi oltre.
Carla è una casalinga felice, madre di un bimbo meraviglioso e moglie di un uomo altrettanto amorevole.
Irene ha il ruolo di  moglie, che viene messa alla prova dal comportamento anomalo del marito, nonchè madre di una bimba dal cuore grande e dalla volontà di ferro alla quale trasmetterà il suo senso di eguaglianza e solidarietà.
Annie Lou è  la donna dai capelli blu e dagli occhi dipinti di un nero profondo, che intreccerà il suo destino con quello di Carla e di Irene (sua madre) nonché con quello di molte altre donne le quali si rivolgeranno a lei per ritrovare se stesse. Ma è anche colei che, per tutta la vita, non incontrerà vie di mezzo tra chi la amerà e chi non ne condividerà il modo di essere, o meglio, di apparire.
Le vicende narrate sono quelle della normale vita quotidiana che ci vede protagonisti  giorno dopo giorno. Le preoccupazioni  quelle di tutti noi. Gli attimi di felicità quelli provocati da piccoli e semplici eventi che potrebbero capitare a ciascuno durante una giornata qualunque .
La particolarità risiede nel fatto che, attraverso una lettura che scorre pacata e permeata di serenità, a tratti attraversata da momenti  profondamente onirici,  il lettore riuscirà a soffermarsi su piccoli eventi che, normalmente, non è portato ad osservare con attenzione  e che, invece, richiederebbero un esame più approfondito durante lo svolgersi della vita quotidiana.
Da ciascuna di queste donne impareremo qualcosa, un piccolo insegnamento viene elargito seppure tra le righe:  Pensavo, se un bambino ti fa una domanda scomoda significa che è in grado di ricevere una risposta scomoda e non la si può ignorare per paura”.
Alcuni di noi sono in grado di guardare ben oltre le apparenze, di sentire davvero l’anima altrui, di poterle parlare senza aprire bocca “…sai di avere qualcosa che gli altri non vedono, ma tu credi di possedere. Non è presunzione e non è sentirsi migliore, è un dono, quello senti, come un talento che hai ricevuto quando sei nata”.
Al centro della storia c’è un luogo di pace, quel luogo in cui ogni donna riuscirà ad aprire il suo cuore a se stessa,  un luogo in cui il blu la fa da padrone, catturando gli animi e trascinandoli in un viaggio all’interno del proprio io che li condurrà a mettersi a nudo davanti allo specchio dei propri tormenti e delle proprie ansie. Quel luogo è Alba blu, un posto dove ciascuno dovrebbe entrare almeno una volta nella vita.
Allora che aspettate?Andate, bussate e vi sarà aperto da Giada che vi accoglierà con un sorriso.
Ne uscirete rigenerati!

Elisa Irene Anastasi, combattuta fino a 25 anni se aprire o meno il suo mondo interiore agli altri,
dopo la nascita della prima figlia comincia a dipingere lasciando tra le pennellate significative tracce di sè. Nel 2011 partecipa a due concorsi letterari indetti da Enjoy edizioni vincendoli entrambi e con Alba blu approda al suo primo romanzo.
Tre domande alla nostra autrice la quale, gentilmente, si è  prestata a rispondere.
Innanzitutto un caro saluto e un grazie anticipato.


 1. Durante la stesura delromanzo fantasticavi su quale sarebbe stato il pubblico che volevi raggiungere con i tuoi messaggi o scrivevi principalmente per te? 
R: In tutto ciò che scrivo, non considero mai il lettore. Durante la stesura del romanzo sapevo che non sarebbe rimasto nel mio cassetto ma sarebbe andato in giro per gli occhi dei lettori, ma ho preferito andare dritta per la mia strada e non lasciarmi confondere dall'idea che qualcosa potesse piacere o meno. Ho scritto seguendo quello che volevo dire, seguendo quello che erano le mie priorità al momento. Per priorità intendo i messaggi che volevo lanciare. Questo non significa considerare il lettore. E' ovvio che volevo si leggesse, in un certo senso l'ho scritto per quello, ma la motivazione principale (la famosa domanda drammaturgica) non era scrivere cercando di incontrare i gusto del lettore. Ammetto di essere stata un po' egoista e ho seguito i miei. In tutto questo, però, nella mia mente ho immaginato di lanciare questi messaggi al "pubblico" femminile.

2. Le voci narranti dei tre capitoli sono tre figure femminili. In cosa si differenziano caratterialmente?  O, se preferisci, quali sono le loro caratteristiche comuni?
R: Carla, Irene e Lou sono donne molto diverse. Modi di fare diversi, rapporti coi loro uomini diversi ma le accomuna il senso di volerci essere a questo mondo dando un contributo. Irene lo dimostra meno di tutte col suo fare intollerante, ma è lei che instrada la figlia, è lei che le spiega di non allontanarsi dai bambini diversi, è lei che le insegna l'importanza di essere donna e solidale con le donne.



3. Nel romanzo sono contenuti vari messaggi. Ma qual era quello che ti stava più a cuore trasmettere? 
R:Erano vari, dici bene. Forse più di tutti, o meglio forse il primo di tutti era quello di non fermarsi alle apparenze, che può sembrare ovvio, ma che tanto ovvio non è. Ancora oggi nel 2015 si giudicano le persone in base all'aspetto esteriore (sia fisico che abbigliamento). Le persone ci appaiono interessanti, strane, esagerate, stravaganti, eleganti, etc. in base a come si vestono o al loro look in generale. Questo, oltre che fuorviante, è infantile.
Come secondo messaggio c'è la solidarietà tra le donne, anche questo parrebbe ovvio, ma tanto ovvio non è nemmeno lui, ahimé.
Ci si mette spesso in concorrenza quando l'unica cosa che si dovrebbe fare è "squadra".
Si parla di amore. Io credo fortemente nell'amore. Amore inteso come modo di vivere. Non sono una persona col sorriso stampato sulle labbra 24 ore su 24, ma il mio fine ultimo in tutto ciò che faccio è l'amore. Inoltre, nel libro si parla di coppie che hanno problemi, ma la storia si muove dentro tre famiglie che vengono da coppie felici, coppie che ci credono, coppie che hanno scelto di stare assieme. Scelto, in maniera profonda. La vita di coppia non è facile, ma bisogna crederci fino in fondo.
Nel romanzo si parla di malavita organizzata, di tradimenti, di amicizia, di sorellanza. Tutti gli argomenti di cui ho trattato sono stati argomenti che in un modo o in un altro mi hanno toccata nel tempo.

Grazie ancora ad Elisa e buona lettura a tutti!

 




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